🧵Fino a ora non ho mai risposto ad attacchi personali su questo argomento. Stavolta faccio un’eccezione. Lasciamo perdere le mie stime, il mio modello. Partiamo da una domanda sgradevole ma inevitabile: chi è Nicola Baggio? x.com/nicolabaggiosu…
Nicola Baggio è socio di Futurasun srl, una società che produce pannelli fotovoltaici ed è fondatore di OffGrid, startup che si prefigge di portare l’energia fotovoltaica nei Paesi in via di sviluppo forbes.it/2021/01/05/con…
Lasciamo perdere OffGrid e concentriamoci su Futurasun. Futurasun importa i wafer di silicio dalla Cina, li trasforma in celle e poi assembla le celle in pannelli. futurasun.com
La galleria delle realizzazioni di Futurasun si compone principalmente di installazioni su tetto: impianti di taglia commerciale in Germania, in Svezia, in Lituania, in Bielorussia, in Cina, tanti impianti domestici (3/6kWp) in Italia. futurasun.com/realizzazioni/
-TWEET LUNGO, NERD ZONE- Bene, adesso prendiamo il rapporto RSE menzionato da Nicola [1]. Guarda caso, il rapporto si basa su dati gentilmente concessi da Futurasun, quindi vivaddio per una volta non ci sono problemi di adattamenti, conversioni etc. Nel rapporto si stima che per costruire un pannello da 430W (p.19) vengono emessi 459 kgCO2 (p.36). Parliamo solo del modulo. Quindi fanno 1067 kgCO2/kWp. Gran parte dei pannelli Futurasun sono garantiti 15 anni (le schede tecniche sono agevolmente reperibili sul loro sito). Ovviamente Nicola può continuare a sostenere che un pannello dura 40 anni ma io ci crederò solo quando offrirà una garanzia di 40 anni per i pannelli che vende. Mediamente, gli impianti su tetto entrati in esercizio nel 2021 in Italia producono 1136 kWh per kWp l’anno. Il dato viene da @GSErinnovabili. Infine aggiungiamo il performance ratio: 0,76 (NREL, standard) [2]. Cos’è il performance ratio? I pannelli quando superano 25° iniziano a produrre di meno, i moduli si deteriorano nel tempo, l’inverter si deteriora, il pannello subisce ombreggiamenti imprevisti, la polvere, eventuali danni etc. Il performace ratio è un tasso omnicomprensivo che ingloba tutte queste variabili. E ora vediamo “quanto emettono” i pannelli di Nicola: Italia 2021: 1067000 / 1136 x 15 x 0,76 = 82 gCO2/kWh Gli impianti su tetto installati in Germania, Lituania, Svezia, Bielorussia etc (900 kWh/kWp l’anno) sono sopra 100 gCO2/kWh. E sto usando i dati di Futurasun per calcolare qual è la carbon footprint dei pannelli, non i miei. Ma Futurasun come fa a sapere come vengono prodotti i wafer in Cina? Beh, ovviamente non lo sa. E allora RSE come calcola le emissioni fino al wafer? Beh, ovviamente utilizzando i dati della IEA e di Ecoinvent (p. 17). A questo proposito, se non l’avete già fatto, vi invito caldamente a leggere l’inchiesta di Public. Se ai dati della IEA e di Ecoinvent sostituiamo quelli di Seaver (di nuovo, non i miei!) la carbon intensity dei pannelli di Nicola raddoppia: Italia 2021: 2270000 / 1136 x 15 x 0,76 = 175 gCO2/kWh 1. rse-web.it/wp-content/upl… 2. nrel.gov/docs/fy20osti/…
Ora: l’Unione Europea negli ultimi anni ha approvato la cosiddetta tassonomia degli investimenti sostenibili. Cos’è? E’ l’elenco delle attività che possono essere finanziate con i migliaia di miliardi (pubblici e privati) mobilitati dal Green Deal
Per quanto riguarda l’energia, a partire dal 2027 la tassonomia stabilisce una soglia generale di 100 gCO2/kWh. Gli impianti che emettono di più, perciò, non potranno essere finanziati con i fondi (pubblici e privati) del Green Deal